Tatjana Sekulić – Migrazioni forzate. Attori, reti e pratiche comunicative oltre i confini e lungo la rotta balcanica

Sabato 28 Nov – Dalle 14.00 alle 16.00

Nell’ultimo decennio i confini dell’Europa orientale e meridionale hanno subito una pressione costante a causa dei crescenti flussi umani di ‘richiedenti asilo, rifugiati e migranti’, seguendo la cosiddetta ‘rotta Mediterranea’ e, più recentemente, la ‘rotta dei Balcani’. I Balcani sono considerati come l’insieme dei paesi ex jugoslavi e l’Albania – i cosiddetti Balcani occidentali con status diversi rispetto alla membership dell’Unione europea-, ma anche di altri paesi post-socialisti come l’Ungheria, la Bulgaria e la Romania, membri dell’UE; infine la Grecia e la Turchia in quanto paesi di accoglienza e punti di partenza dei migranti.

In questa parte d’Europa la ridefinizione dei confini e delle frontiere è ancora in corso dalla fine degli anni ’80 in vista dei conflitti latenti e della graduale adesione all’Unione europea. Nello stesso tempo il ricordo dei flussi migratori forzati dovuti alle guerre jugoslave negli anni ’90 rimane impresso nella memoria delle popolazioni, testimoniando che ancora oggi, nell’era dei diritti, una parte consistente dell’umanità risulta priva dei diritti fondamentali. Recinzioni e muri costruiti negli ultimi anni possono essere compresi come la conseguenza sia del capitalismo neoliberale globalizzato, sia di una profonda crisi politica del progetto di integrazione e dell’unificazione dell’Unione Europea.

Il seminario si propone di esplorare le dinamiche del passaggio dalla ‘questione dei migranti’ alla ‘crisi dei rifugiati’, e di analizzare l’interazione tra diversi attori istituzionali – locali, europei e internazionali – compresa l’agency della società civile, in uno studio del caso della ‘rotta dei Balcani occidentali’. Nell’ottica di ciò che sta accadendo dal 2015 al giorno d’oggi si intende infine problematizzare e discutere il principio di solidarietà, e l’impatto che questa ‘umanità in fuga’, nel limbo, stipata negli spazi fisici, sociali e politici liminali dei nostri paesi, porterà al futuro dell’Europa.

Tatjana Sekulić,

è ricercatrice del Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università degli Studi di Milano – Bicocca, PhD in Sociologia presso l’Università degli Studi di Milano. Le sue ricerche riguardano tematiche relative ai processi di integrazione europea nella prospettiva transnazionale, la costruzione delle identità individuali e collettive nell’epoca della globalizzazione, la società interculturale e le problematiche di migrazione. Si è occupata inoltre degli studi sulla violenza politica, sui processi di transizione democratica, sulle nuove forme di cittadinanza. Tre le ultime pubblicazioni: Od razorenog ka otvorenom društvu, (From Broken to Open Society, Sarajevo – Rabic 2014); Constituting the social basis of the EU. Reflections from the European margins, PACO Volume 9(2) 2016; Harmonization in Turbulent Times. Western Balkans’ Accession to the European Union, «Sarajevo Social Science Review», vol. 5, nn. 1-2, 2016.